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Settimana che se da price action sembra essere piatti come un elettrocardiogramma, ragazzi, dietro le quinte si balla.

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Oltre agli accumuli da parte di balene e aziende che si scambiano frecciate come i rapper negli anni '90, c'è chi tenta di stampare tra i 12 e 20 milioni di dollari da un singolo token.

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Non dirmi che ti sei perso la saga di Hyperliquid versus Jelly.
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Sì, benvenuto e direi sigla.
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Ciao a tutti e benvenuti a PodHodl, il podcast di YouHodler dove semplifichiamo il mondo delle criptovalute per renderlo accessibile a tutti.
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Il denaro è solo un numero in un dato.
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Il nostro caso di bull è 1,5 milione di dollari nel 2030.
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Tu puoi vedere i blocchi di costruzione, tu puoi vedere come siamo conservativi.

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Settimana fiacca a livello di price action, è vero, ma i movimenti istituzionali e aziendali parlano chiaro: il gioco si sta preparando per il prossimo livello.
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[01:14]
Analizzando l’adozione in America, 26 stati su 50 hanno già proposto leggi per inserire Bitcoin come asset di riserva statale.
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In testa c’è il Wisconsin, con ETF Bitcoin in pancia per 588 milioni di dollari.
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Anche in Francia parte un’ondata simile. GameStop mette in allocation 1,3 miliardi.

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Sembra tutto in attesa del grande salto. Forse un collegamento tra crypto e gaming?
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[01:50]
Anche in California si muove qualcosa: proposta di legge per la custodia self-hosted di asset digitali.
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[02:10]
Ora la notizia più incredibile: la guerra tra Jelly e Hyperliquid.
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Hyperliquid è un DEX noto nel mondo DeFi. Jelly è un token nuovo, creato e tradato dallo stesso sviluppatore.
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Il creatore ha shortato il proprio token su Hyperliquid per 6 milioni di dollari.
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Scoperto il trade, il mercato è andato long per liquidarlo. Il token è salito, il trader liquidato.
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Poi il prezzo è crollato del 70%. Hyperliquid ha ritirato il token, fissandolo a 0,02$, per evitare ulteriori perdite.
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Delisting forzato per evitare che oltre 200 milioni di dollari sparissero da Hyperliquid.

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Jelly ha provato a listarsi su altri exchange. È diventata una crypto war tra colossi CeFi e DeFi.
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[03:45]
Tra le notizie incredibili: ricordate Eric Trump a febbraio? Diceva: “è il momento perfetto per comprare Ethereum”.
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[03:55]
Risultato: Ethereum è a -40% da allora.
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[04:02]
Anche Coke Tool, la star dello scandalo recente, è stata assolta dalla SEC.
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E Michael Saylor? Ha comprato altri 7.000 BTC, portando il totale a quasi 530.000.
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[04:25]
Volume in picchiata: -70% dopo le elezioni di Trump. Meno FOMO, più attesa.
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[04:35]
Il mercato sta prendendo fiato. I trader aspettano il prossimo segnale.
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[04:45]
Nel silenzio, si preparano le mani forti.
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[04:50]
Chiudiamo con due lampi: Larry Fink (BlackRock) avverte che se gli USA non cambiano rotta, perderanno il potere del dollaro a favore di Bitcoin.
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[05:06]
Wrappando tutto: i grafici non si sono mossi, ma miliardi, leggi e piattaforme sì.
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[05:14]
Se ti sei perso anche solo uno di questi aggiornamenti, ora lo sai.

[05:20]
Ascolta PodHodl ogni volta che puoi: noi ci siamo anche quando il mercato sembra spento.

[05:30]
Alla prossima.
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[05:45]
E questo è tutto per l’episodio di oggi.
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[05:47]
Assicurati di iscriverti al podcast per non perdere i prossimi episodi.
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[05:51]
Lasciaci una recensione e raccontaci cosa ne pensi, o facci una domanda.
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[05:57]
Seguici sui social per restare aggiornato e far parte della nostra community.
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[06:02]
Grazie per avermi ascoltato e alla prossima.

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